DISASRTO NEL MONDO CRYPTO

Tutto quello che sta succedendo tra Binance e FTX

Qualche giorno fa il Ceo di BinanceChangpeng CZ Zhao, aveva pubblicato un post su Twitter in cui spiegava la sua volontà di vendere tutte le crypto FTT, ovvero il token dell’exchange FTX, che aveva in portafoglio. E non certo una cifra esigua di token, bensì quasi 23 milioni che, al momento del tweet, valevano circa 600 milioni di dollari.

Il motivo della liquidazione fin da subito non è stato un mistero: CZ ha infatti apertamente dichiarato che la decisione era guidata dal voler evitare problemi nel mondo crypto come quelli causati pochi mesi fa dall’ecosistema Terra/Luna. 

A seguito di questa bomba sganciata da CZ, ovviamente, il prezzo del token FTT è crollato, ed ora si attesta a 4 dollari, con una perdita di oltre il 70% in pochi giorni.

A nulla è servito il commento del CEO di Alameda Research, Caroline Ellison, che ha commentato su Twitter dicendo che avrebbe comprato i token messi in vendita da Binance.

In questi termini non è servita a nulla neanche poi la notizia che Binance avrebbe acquistato FTX.

Ma la causa di tutto questo tram tram, che pare anche responsabile del crollo del prezzo di FTT e anche di Bitcoin e delle altre crypto, sarebbe proprio Alameda Research.

Il rapporto tra FTX e Alameda Research

Alameda Research è una società di trading fondata nel 2017 da Sam Bankman-Fried, che nel 2019 ha fondato anche l’exchange crypto FTX. Da giorni, infatti, circolano delle voci sul fatto che la società Alameda Research sarebbe insolvibile.

Al 30 giugno 2022 Alameda risultava possedere 14,6 miliardi di dollari in asset, di cui però gran parte sarebbe in token FTT. Infatti, la società avrebbe in portafoglio ben 5,8 miliardi di dollari in FTT.

Inoltre, avrebbe anche 7,4 miliardi di dollari di prestiti, soldi che Alameda in sostanza ha potuto prendere in prestito proprio grazie alla garanzia fornita dai token FTT. Non solo quindi Alameda risulta in possesso di ben l’80% della supply di token FTT in circolazione, ma il 93% di questi sono concentrati in soli 10 address.

Inoltre, si è scoperto che pochi di questi token sono davvero movimentati: secondo un report della società di data analytics Messari, solo 200 address in totale sarebbero attivi e uno di questi è ovviamente FTX che ha il 33% di questi address.

La decisione di Binance di vendere i token

Scoperte queste magagne, il CEO di Binance avrebbe (giustamente) deciso di vendere i propri token e non alimentare il token FTT. Anche perché, come in realtà sta succedendo, se il prezzo del token FTT dovesse scendere molto, il valore delle garanzie dei prestiti potrebbe ridursi troppo e l’azienda diventare insolvente.

Ad ogni modo, due giorni fa Alameda Research aveva fatto sapere di avere sufficienti coperture, grazie a posizioni di hedging in prodotti derivati, e che quindi dovrebbe essere in grado di affrontare qualsiasi scenario. In realtà, però, ieri FTX è stata costretta a sospendere momentaneamente i prelievi a causa di mancanza di liquidità e così avrebbe  chiesto aiuto a Binance, che è intervenuta, anche se il prezzo di FTT è collassato in ogni caso.

Binance compra FTX

Molti credono che tutto questo sia stato una mossa di Binance per comprare a sconto FTX. Effettivamente le dinamiche sono state sospette, e non a caso anche la CFTC che vigila sui mercati statunitensi pare stia indagando. Ad ogni modo, Binance ora vuole acquistare la piattaforma.

FTT e il prezzo di Bitcoin

Quello che CZ voleva evitare, ovvero un crollo del mercato simile a quanto successo per colpa di Terra-Luna, sta in parte però accadendo. Innanzitutto, come detto, FTT è sceso di circa il 70% dopo questa notizia, ma anche Bitcoin sta affrontando un crollo proprio causato dal trambusto di Alameda Research.

Bitcoin oggi è infatti sceso sotto i 20mila euro, con una discesa di circa il 10% nelle ultime 24 ore. Ancora peggio poi per Ethereum che ora segna -21% nell’ultima settimana. Proprio per quanto riguarda le preoccupazioni del mercato, ci ha dato un commento Gracy Chen, amministratore delegato dell’exchange Bitget:

“La principale preoccupazione causata da questo evento non riguarda solo lo scontro in sé, ma anche il modo in cui i beni degli utenti sono custoditi dagli exchange e dalle altre istituzioni finanziarie. Questo, per molti investitori e utenti, è un indizio di rischi o crolli e ha causato panico nel mercato. L’imminente pubblicazione degli ultimi dati sull’inflazione CPI negli Stati Uniti sarà un punto di osservazione essenziale. Una volta valutati i rischi e gli impatti di questo evento tra Binance e FTX, e se non usciranno altre notizie negative, si spera che il mercato possa rimbalzare”.

La sicurezza del mondo crypto

Uno dei motivi che da sempre ostacolano la crescita del settore è proprio la sfiducia degli investitori, specialmente nelle piattaforme centralizzate.

Inoltre, se Binance acquisisse FTX, avrebbe circa il controllo dell’80% dell’industria crypto, quindi diventerebbe un ambiente fortemente centralizzato, quando su altri mercati esistono regole per evitare il monopolio.

Sempre Gracy Chen, amministratore delegato dell’exchange Bitget, ha infatti commentato:

“Nello spazio Web3, dove il mercato e la tecnologia avanzano alla velocità della luce, il nostro più grande nemico siamo noi stessi, che dobbiamo migliorare per soddisfare le mutevoli richieste degli utenti. Noi di Bitget ci concentriamo sul fornire la migliore esperienza di social trading ai nostri utenti e lanciamo regolarmente nuove funzionalità per raggiungere questo obiettivo. Siamo tutti costruttori del mondo Web3, e insieme prospereremo come un tutt’uno. Come exchange, fornire prodotti innovativi e affidabili e servizi sicuri sblocca i mercati potenziali in condizioni di mercato difficili. Nel frattempo, abbiamo lanciato il Bitget Protection Fund con 200 milioni di dollari USA e abbiamo collaborato con la star del calcio Lionel Messi, per contribuire a ricostruire la fiducia del mercato e rafforzare la fiducia degli investitori”.